L’evoluzione della tradizione

"servono profonde radici, per una grande chioma"

I Selvolini erano la famiglia che svolgeva tutte le attività nel borgo di Volpaia (fabbro, calzolaio, falegname, parrucchiere…) in particolare il nostro ramo possedeva quello che un tempo si chiamava l’appalto, ovvero la bottega. Il primo documento ritrovato risale al 1708. La nostra famiglia è l’unica, delle originarie, ancora oggi presente nel borgo di Volpaia. La nostra cantina si trova nell’edificio più centrale a quello che era il castello di Volpaia, dove nel XV secolo, si trovava l’ospedaletto dei Cavalieri di Malta dell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme, in cui venivano ospitati e curati i pellegrini di passaggio.

nella foto: Lina Selvolini nella sua bottega a Volpaia

nella foto: Lina Selvolini nella sua bottega a Volpaia

nella foto: La famiglia Carusi mentre sbucciava il giaggiolo

Il marito di Lina Selvolini era Sergio Carusi, discendente da un’antica famiglia che per più generazioni sono stati fattori dell’ azienda Castelvecchi, dove vivevano. Nel 1881 costruirono La Balza, un complesso di tre case, dove coltivavano giaggioli, essendone anche commercianti in Toscana e Umbria, esportandoli fino in Francia. Negli anni ’70, i terreni sono stati adibiti a vigneti ed oliveti.

nella foto: La famiglia Carusi mentre sbucciava il giaggiolo

Loriana Carusi, figlia di Lina e Sergio, ha sposato Marco Anichini. Gli Anichini, originariamente famiglia di mezzadri, acquistarono nel 1933 un casolare con circa 50 ettari di terreno nel comune di Gaiole in Chianti. Coltivavano olivi, grano e foraggi per circa 60 ovini e qualche bovino, usato sia per lavorare i terreni, sia per le varie mostre dell’epoca, acquisendo numerosi premi. Anche loro all’inizio degli anni ’70 impiantarono il primo vigneto.

nella foto: I buoi della famiglia Anichini a Le Selve

nella foto: I buoi della famiglia Anichini a Le Selve